giovedì 7 gennaio 2010

"Sinistra, Ecologia e Libertà": sospesi i tavoli delle trattative regionali...


Il 7 Gennaio 2010 il Coordinamento Nazionale si "Sinistra, Ecologia e Libertà" ha espresso la propria condanna alla repressione in Iran e la solidarietà verso il popoli iraniano contro la gli atti che reprimono libertà e democrazia in quel pezzo di mondo.
Ha inoltre espresso la propria vicinanza alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per gli atti mafiosi subiti in questi tempi, la sua solidarietà a chi lotta per mantenere il proprio posti di lavoro e adesione alle manifestazioni per l'acqua pubblica, per l'opposizione alla nuova stagione nucleare in Italia e all'opposizione al ponte sullo stretto di Messina.
Di questi importanti atti e prese di posizione ci preme sottolineare la posizione assunta da SEL sulla questione delle imminenti elezioni regionali.
Di seguito riportiamo il comunicato:

"Il coordinamento nazionale si è inoltre soffermato sulla situazione politica e sulle prossime scadenze elettorali. Le prossime elezioni regionali sono un banco di prova della politica nazionale. Il Pd rischia di essere subalterno all’Udc ed all’idea che quel partito ha di coalizione di governo. Sulle privatizzazioni dei beni comuni, sull’accettazione del nucleare, del ponte sullo stretto, sulla sanità il Pd aderisce, in nome di una futuribile alleanza alternativa a Berlusconi, ai contenuti che il partito di Casini esprime. Il Pd rinuncia persino allo strumento sul quale si è fondato, le primarie, per aderire alle logiche di palazzo del suo nuovo alleato e sancendo il divorzio da quel popolo, compreso quello “viola”, che viene guardato con sospetto e fastidio in ogni manifestazione di partecipazione democratica . Il Pd sta materialmente distruggendo l’idea di un’alternativa di governo alla destra, consegnando l’opposizione di questo paese ad un futuro di inciuci e di assenza di alternativa. Le elezioni regionali pugliesi sono, per questi motivi, un centro essenziale delle politiche di tutte le forze democratiche. Il Pd vuole una sinistra asservita ai programmi della destra moderata e liberista o la indica come nemico esplicito. La candidatura di Nichi Vendola è la candidatura della buona politica contro quella degli intrighi di palazzo. È il mandato popolare che si rinnova contro l’ostilità, non solo ad un leader della sinistra, ma al proprio stesso popolo.

In molte regioni l’Udc pone l’esclusione della sinistra come pregiudiziale. Non accetteremo di essere discriminati, per altro senza che da nessuna parte si stia facendo nessun serio confronto sui programmi.

È, dunque, aperto un problema nazionale del quale Sel intende discutere direttamente con i rappresentanti nazionali delle forze politiche, a partire dal Pd, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Pdci, Verdi, Psi e intanto sospende ogni trattativa sulle prossime elezioni regionali e rinnova l’appello a tutte le forze intellettuali, democratiche e civili di questo paese affinché prendano parola contro il ritorno di una politica delle alleanze che si basa solo sul politicismo e calpesta ogni rigore etico nella formazione delle scelte.

Il Coordinamento Nazionale SEL"

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