domenica 24 gennaio 2010

Magdi Cristiano Allam, benvenuto in Basilicata...

Spesso la politica ci ha abituato a colpi di mano, a scelte infelici ed impopolari. Non è un fatto isolato o nuovo che le alte sfere dei Partiti Politici indichino da Roma il candidato alla presidenza di Provincie e Regioni, così come non è un fatto nuovo che si facciano alleanza tra partiti e fazioni, sia sottobanco che alla luce del sole, ma quanto è successi qualche giorno fa ha del non so che di strano, anche un po' inquietante.
Il PDL, in una riunione a Roma, discutendo dei candidati da presentare nelle diverse Regioni, indica l'eurodeputato Magdi Cristiano Allam quale soggetto idoneo e candidare per concorrere alla Presidenza della Regione Basilicata per il Centro-Destra.
Magdi Allam è sicuramente un giornalista noto, un cittadino italiano - in senso lato e in senso proprio - da circa 40 anni, un convertito alla fede critiano-cattolica dall'Islam, quindi una persona che ha fatto un faticoso e profondo percorso interiore fatto di riflessioni e immaginiamo anche di lacerazioni, la conversione è percorso difficile, tuttavia ci chiediamo come cittadini lucani: cosa ha da condividere con la Basilicata Allam?
Crediamo nelle doti di Allam e rispettiamo la sua persona e le sue idee (alquanto intransigenti, ci permettiamo di dire tipiche di un convertito, perciò da noi non condivisibili), ma che senso ha la sua candidatura qui in Basilicata? Qual'è stata la sua presenza o i suoi interventi sulla questione energetica e petrolifera in Lucania? Cosa conosce della questione inquinamento, ad esempio, "Fenice"? Cosa ne sa delle eventuali magagne nella Sanità Regionale o sulla questione del lavoro in una regione che è al penultimo posto per incidenza di povertà?
Caro PDL lucano, ma non sarebbe stato meglio candidare un lucano, magari il più scalcinato, che accettare i diktat da Roma?

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