domenica 24 gennaio 2010

La piazza di Nichi...


[dal sito ufficiale di "Sinistra, Ecologia e Libertà"] Domani andate a votare in tanti perché tanta gente che vota dà comunque l’idea che la politica è una proprietà di tutti non una proprietà privata di piccoli gruppi e piccole elite: la politica è la festa della democrazia”.

È l’appello lanciato da Nichi Vendola alla folla radunata ad ascoltare ieri sera a Bari il comizio conclusivo della campagna elettorale per le primarie del centrosinistra che si celebreranno domani in Puglia.

A sostenere il leader di Sinistra ecologia e Libertà c’erano tra gli altri, l’attore pugliese Riccardo Scamarcio, il sociologo Franco Cassano e il cantante dei Radiodervish, Nabil. Erano presenti anche l’astronauta Umberto Guidoni, Luciana Castellina, Citto Maselli, Ricky Tognazzi e Gennaro Migliore.

Nabil , cantante italo-palestinese, dedica a Nichi e alla Puglia migliore “Tu si ‘na cosa grande” di Domenico Modugno. Franco Cassano ricorda le cose fatte dalla giunta in questi anni, dei meriti di Vendola. Poi tocca a Scamarcio, che non ha voluto far mancare il suo messaggio di sostegno al Presidente uscente e che fa un intervento appassionato. ”Vivo a Roma da 12 anni e non ho mai sentito parlare così bene della mia regione, una regione esemplare, in forte crescita, moderna”, ha detto nella sua testimonianza l’attore. Poi un attacco al Pd: “ Gli unici che non si sono accorti di questa rivoluzione, sono gli apparati del Pd. Non possono negare l’evidente stato delle cose. Faccio una riflessione senza polemica. Sono allibito…forse sono ciechi o sono in cattiva fede, non lo so. C’è un detto: squadra vincente non si cambia!”. Quella di Vendola, per l’attore è “una visione politica rivolta al futuro. Sono salito qui per trovare il coraggio di esprimere la mia opinione in un paese che non mi piace”. Infine l’appello ai cittadini pugliesi: “Abbiamo il dovere di sostenere uomini del calibro morale e politico di Nichi Vendola”.

La piazza è gremita, malgrado il freddo intenso. I cori per Nichi partono uno dietro l’altro, i cartelli si alzano, formando un’onda rossa lunga che si propaga per tutta la piazza. C’è un filo rosso che lega il governatore uscente che parla dal palco a chi sta sotto, davanti a lui. Un filo che lo lega al suo popolo, una magia che puoi quasi toccare con mano.

(Continua qui...)

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