lunedì 2 marzo 2009


Il disegno di legge del Ministro Sacconi contro il diritto di sciopero è una forzatura pericolosa delle regole costituzionali. Già esiste per legge l’equilibrio tra il diritto di sciopero - che, lo ricordiamo, costa molto a lavoratrici e lavoratori già drammaticamente sottopagati - e i diritti degli utenti dei servizi pubblici.
Il Governo vuole un’altra cosa dal rispetto dei diritti degli utenti, violati assai più spesso dalle aziende per ragioni di profitto che da scioperi per ragioni di difesa dei lavoratori. Il Governo vuole sottrarre alle persone che lavorano, per ora limitatamente al settore dei trasporti nella speranza di incontrare il consenso dei cittadini, il diritto di sciopero.
Si limita così contemporaneamente la libertà individuale - obbligando fra l’altro il lavoratore all’adesione preventiva - e il pluralismo sindacale, rendendo difficile la vita ai sindacati che non abbiano una rappresentatività definita per legge. Sacconi vuole addirittura rendere obbligatorio lo sciopero virtuale, cioè sostanzialmente il divieto di sciopero.
Il Governo si conferma così profondamente estraneo alla cultura personalistica, democratica e pluralista della nostra Costituzione; e nemico giurato dei lavoratori e delle loro organizzazioni. Auspichiamo quindi ogni opportuna reazione politica, sindacale e culturale contro l’ennesima aggressione ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

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