sabato 7 febbraio 2009

La Sinistra inclusiva...

[scritto da Marisa Nicchi (SD - Firenze), 06 febbraio 2009 da aprileonline.info]
Dibattito Diverse esperienze stanno camminando insieme per una aggregazione politica che vuole cambiare i rapporti di forza e che, sulle questioni citate per esempio, sta con la Cgil, per l'autodeterminazione, per l'economia verde e disarmata, per una politica diffusa e disinteressata. L'esperienza di Firenze.
Prendiamo alcune questioni dell'attualità politica: la contrarietà all'accordo sindacale separato, cioè il lavoro come diritto e non variabile della produttività aziendale; il caso Englaro, cioè l'autodeterminazione compresa la fine della vita con dignità, il New Deal ecologico e del disarmo, cioè l' era di Obama, un modo di fare politica trasparente, cioè la questione morale.
Nel sistema dei partiti in Italia oggi non c'è chi le rappresenta insieme con coerenza ed efficacia. Non il PD più filo CISL e UIL, ricattato dai teo/dem, suggestionato dal nucleare, al centro di casi di deplorevole uso del potere. Non IDV in cui è assente la questione del lavoro e son presenti tentazioni sicuritarie. Né, RC che pur avendo una tensione positiva verso questi temi, li riporta entro una dimensione ideologica che ne delimita l'ambito di propagazione e di contaminazione.
Qui, sta il primo paradosso che porta tanta sinistra a votare per un partito moderato o per chi sottovaluta la questione lavoro, e un'altra parte, piccola, a cristallizzarsi in una sorta di vocazione minoritaria.
Manca, nel nostro paese, un soggetto di sinistra critico e influente nella società, nei poteri nelle vite soprattutto quella degli esclusi.
Avviene quando, e questo è l' altro paradosso, i dogmi del liberismo svaniscono nelle bolle speculative acuendo ora e per le future generazioni inaccettabili diseguaglianze.
Allora, ciò che si sta muovendo in questi mesi e, soprattutto in questi giorni a sinistra, è importante perché ha il segno di volere rompere un status quo di impotenza. SD è nata per questo, così le altre componenti del PDCI e di RC. Diverse esperienze stanno camminando insieme per una aggregazione politica che vuole cambiare i rapporti di forza e che, sulle questioni citate per esempio, sta con la cgil, per l'autodeterminazione, per l'economia verde e disarmata, per una politica diffusa e disinteressata. Una forza che mentre deve costruire la propria autonomia si trova a fare i conti con scadenze elettorali.
A Firenze la decisione della nascente "Sinistra" di far parte di una coalizione scaturisce da una doppia responsabilità: dare all'elettorato di sinistra un'opzione libera dal ricatto del voto utile; non rischiare di consegnare la città alla destra puntando,pregiudizialmente, sull'occasione salvifica del secondo turno, dall'esito incerto per l'arroganza del PD che giocherebbe contro di noi l'accusa di disfattismo. E' una responsabilità verso la "Firenze migliore", e per noi la contesa delle primarie è l'occasione per calcare il nostro autonomo profilo, racchiuso in poche parole: primato del'interesse generale sempre a partire dalle scelte urbanistiche, aumento di servizi collettivi per rendere operativi i diritti di cittadinanza e affermare solidarietà e accoglienza, metodo di governo fondato sulla partecipazione vera, l'attenzione al conflitto. (Continua qui...)

Nessun commento: