lunedì 30 marzo 2009
Fenice inquina...
domenica 29 marzo 2009
Le spese inutili del Comune di Lavello (PZ)
Vendola a Potenza!
sabato 21 marzo 2009
Achille Serra sulle frasi del Ministro Brunetta...
«Dal ministro frasi pericolose. La protesta è sacrosanta», intervista ad Achille Serra (da "l'Unità" del 20 marzo 2009)
Vede il rischio di un ripetersi della situazione?
«Non si può dire agli studenti che sono dei guerriglieri o, ancora più sconcertante, che non hanno neanche la dignità dei guerriglieri, che sono una cosa seria».
Perché secondo lei il ministro ha fatto simili affermazioni?
«Non saprei, però evidentemente non si è reso conto di che cosa significhi una provocazione dell’ordine pubblico. Aizzare così gli animi degli studenti mi sembra, oltre che superficiale, molto pericoloso».
Condivide l’appello a moderare i termini lanciato ai politici dall’Associazione nazionale funzionari di polizia?
«Pienamente. I funzionari di polizia stanno sulla strada, sanno che con le provocazioni il pericolo di avere delle reazioni scomposte è reale. Lo abbiamo visto nel ‘68, quando lo Stato non seppe trovare la via del dialogo. Che va cercato a tutti i costi e in qualunque modo».
Cosa succedeva allora e che cosa si rischia di far succedere oggi?
«Gli studenti non si rendevano conto che noi poliziotti eravamo dei giovani come loro, e che lanciare una bottiglia molotov a noi non significava tirarla allo Stato. Se si aizzano gli animi a rimetterci sempre sono purtroppo le forze dell’ordine, che si trovano in piazza a dover contrastare la rabbia di questi giovani che si sentono chiamare guerriglieri, e gli studenti stessi».
Il ministro però, pur dopo molte sollecitazioni, non ha fatto dietrofront.
«Io mi auguro che lo faccia, perché per un governo è doveroso ricercare il confronto con i giovani, fino all’esasperazione. In questo caso non c’è stato neanche il minimo tentativo di ricercare un dialogo».
Questo vuol dire che sposa la causa dei contestatori?
«No, non significa questo. Però da tecnico dell’ordine pubblico, più che da politico, non posso non sottolineare il pericolo di certe affermazioni e le conseguenze che possono provocare. Conseguenze che non si vanno poi, se non indirettamente, a riversare sul governo e su chi pronuncia certe parole, ma, ripeto, sulle forze dell’ordine».
Secondo lei la gravità delle affermazioni richiedere un intervento del premier?
«Non credo che Brunetta abbia bisogno di tutele. Il ministro in altre circostanze ha dimostrato di essere molto più prudente, riveda la sua posizione e non definisca più né sbandati né guerriglieri studenti che reclamano una loro autonomia e un loro diritto allo studio. La protesta di questi ragazzi è sacrosanta».
giovedì 19 marzo 2009
Il peggio sta sempre a Sinistra...
Ora, spessissimo i militanti dei movimenti di sinistra reagiscono con forza ed anche con violenza alla presenza della Polizia mandata lì per evitare che possano esprimere la loro opinione (indipendentemente dal fatto che sia giusta o meno). La Sinistra di Movimento, forse dovrebbe imparare a utilizzare la loro forza in modo intelligente, senza che si scada nello scontro con le forze dell'ordine, ma c'è sempre mala informazione oggi...
Pensiamo a quello che è successo un po' di tempo fa e come si è comportato un partito politico di destra (Forza Nuova) rispetto alla libertà d'informazione con la trasmissione "Chi l'ha Visto?".
Vedete il video qui sotto, solo 10 minuti...
Ed ora quello che è successo oggi, insomma, il peggio sta sempre a Sinistra? E se alla fin fine tutto fosse ben congegnato per delegittimare all'opinione pubblica i giovani che si ribellano a decisioni che reputano non solo sbagliate, ma contro le quali non posso fare nulla? E se invece compiono degli atti così forti sono gruppi di destra (magari estrema) non deve fare così eco?
Inoltre, perché le tante asurdità che i politici di destra e centro-destra che passano in TV non trovano mai un interlocutore che contraddica con forza? Forse l'appello di Nanni Moretti vale ancora oggi (sic!!!).
mercoledì 18 marzo 2009
Sciopero dei Lavoratori della Conoscenza...
L’università pubblica è ormai al collasso. I tagli pesantissimi ai bilanci stanno già producendo i loro effetti mentre incombe sugli enti di ricerca i disegno di una ancora più forte sudditanza nei confronti della politica. Come se ciò non bastasse è in discussione al senato il disegno di legge che cancella le stabilizzazioni e porta al licenziamento di migliaia di precari negli Enti di ricerca e nelle Università. E indispensabile l'immediato ripristino delle risorse tagliate con la legge 133/08; è necessario mettere in campo un vero progetto riformatore che integri le politiche in tutti i comparti della conoscenza pubblica; la definizione di regole democratiche sulla rappresentanza prevedendo il voto dei lavoratori su tutti gli accordi; il ritiro dei provvedimenti Brunetta sulla malattia;la difesa dell'occupazione aprendo un tavolo interministeriale di confronto sul precariato per garantire i necessari processi di stabilizzazione e l'estensione degli ammortizzatori sociali; le garanzie di una maggiore qualità dell'offerta formativa nella scuola dell'obbligo pesantemente peggiorata dai regolamenti della Gelmini; il ritiro del disegno di legge ammazzaprecari e del ddl Aprea contro la libertà di insegnamento; sono queste le ragioni per cui oggi i lavoratori e le lavoratrici della conoscenza scioperano e manifestano assieme agli studenti dell’onda e alle famiglie e faranno sentire nuovamente la loro voce il 4 aprile assieme a tutta la CGIL.
La Sinistra e Liberta... si parte!
Iniziamo a camminare insieme!
lunedì 16 marzo 2009
Sinistra e Libertà...
Avrà un suo simbolo. Un cerchio rosso e bianco, sotto - piccoli - i "loghi" delle famiglie europee di appartenenza: il Pse, il Gue, i Verdi.
Si parte, insomma. Certo non si parte da zero, perché per dirla con Marco Di Lello, socialista, alla conferenza stampa, "i sondaggi non commissionati da noi ci danno fra il 3,3 ed il 6%. Lanciamo il quorum oltre l'ostacolo". Si comincia, ma certo non sarà facile. Perché la crisi, la devastante crisi economica - lo sanno tutti - in nessuna parte del mondo favorisce la Sinistra. E allora, usando di nuovo l'espressione di Nichi Vendola, il primo compito "è quello di ritrovare le parole che mancano all'Italia".
Le prime due da "recuperare" sono appunto quelle contenute nel nuovo simbolo. Ecco come la vede Achille Occhetto, anche lui presente alla presentazione, in veste - ci ha tenuto a sottolinearlo - di "semplice militante". "Dobbiamo ridare alla sinistra la parola libertà. Il Pd ha demolito e tolto la parola sinistra. Senza libertà non c'é né democrazia né sinistra. Va recuperata la parola libertà, gettata nel fango da Berlusconi".
Una Sinistra dei diritti, allora, una Sinistra che recupera il suo rapporto col sociale. A cominciare da chi è vittima del disastro provocato dal neoliberismo. Su questo, sul dramma della situazione economica nel nostro paese, ha insistito molto Vendola: "Berlusconi ha detto che sono stati versati dei soldi verissimi alle imprese; perché allora le imprese licenziano? Se ricevono soldi noi chiediamo che ci sia una moratoria sui licenziamenti, uno stop". E ancora: "Proponiamo la detassazione della cassa integrazione". Senza contare che in Italia si potrebbe fare quello che, ad esempio, ha fatto la sinistra in Puglia: "Farsi carico degli oneri fiscali per le badanti". Anche per questa strada si sostengono i redditi più bassi, le persone più bisognose.
Altre proposte verranno dal confronto che la lista vuole sviluppare in tutto il Paese, con i soggetti sociali interessati. Ma il programma, anche il più dettagliato, rimanda sempre allo stesso problema: in questo Paese c'è bisogno di Sinistra. Perché la sua assenza - è ancora il Governatore della Puglia - "pesa sulle persone e consente l'aggressione del lavoro e della Cgil da parte di questa destra che spadroneggia nei media dove si racconta un paese che non c'è".
Certo, dire Sinistra non spiega tutto. E qui, sempre Vendola, se la cava con una battuta: "C'è bisogno di una Sinistra con meno mitologie, simboli e bandiere, ma che sia in grado di difendere i diritti civili e sociali". Una Sinistra che torni a fare politica. Che torni a progettare alleanze. Già, ma quali alleanze? "Io penso che occorra ecostruire un campo largo delle opposizioni al governo delle destre, uscendo dalle contese da talk show, mettendo mano alla leva fiscale per ridistribuire la ricchezza". Questo per l'oggi, e poi? "Penso che non possa funzionare il principio dell'autosufficienza sostenuto dal pd veltroniano, perchè significa candidarsi a perdere sempre. Bisogna costruire le alleanze. Ma in una condizione attuale in cui siamo minoranza tutti e battuti nel paese, la priorità è il programma concreto di alternativa alle destre e a Berlusconi. Il tema delle alleanza arriva un secondo dopo. Un secondo prima c'è l'attualità e l'alternativa che riusciamo a costruire ! e a far vivere nel cuore degli italiani".
Così, con queste idee si andrà alle europee. Il resto è ancora tutto da decidere. Per dirna una, le candidature sono ancora lontanissime dall'essere definite. Vendola - ad una domanda dei cronisti - ha risposto che lui preferirebbe non candidarsi, ma si dichiara "a disposizione". Il Ps candiderà sicuramente gli uscenti Pia Locatelli ed Alessandro Battilocchio. I Verdi punteranno sull'eurodeputato uscente Monica Frassoni. Il leader di Sd, Claudio Fava, potrebbe essere candidato, così come l'ex astronauta Umberto Guidoni, che alle scorse elezioni fu eletto nelle liste del Pdci. Ma quel che è più importante è che "oltre il 50% delle candidature - come ha assicurato Di Lello - verrà deciso sul territorio". Decideranno le persone, insomma. Di più: non ci saranno suddivisioni a tavolino degli eletti, in caso di superamento del quorum. Chi prenderà più preferenze, insomma, andrà a Strasburgo, senza dimissioni pilotate. L'ultima: verrà rigorosamente rispettato il bilanciamento fra uomini e donne.
Resta da dire delle amministrative. La lista correrà anche per le provinciali e comunali? Claudio Fava, Sinistra democratica: "Dove sarà possibile, questa lista sarà presente, ma vogliamo evitare editti romani". O, come aggiunge, Grazia Francescato: "Rispettiamo le libere scelte sul territorio".
Tutto qui. E ora si comincia davvero.
sabato 14 marzo 2009
Chiude anche Rifondazione Brescia...
[da www.rifondazionebrescia.it]
Rifondazionebrescia chiude il 22 marzo e fa sua la frase dell'ultimo numero di Queer
Il PRC non è più il nostro partito, non ci rappresenta più.
È un partito frutto di un assemblaggio tra linee politiche antitetiche che hanno trovato l’unità creando un nemico comune.
A Brescia il nemico comune è la scelta democraticamente assunta dalla maggioranza del partito di presentare una lista unitaria della sinistra
Il PRC è diventato un partito in cui le scelte dei territori, assunte in modo democratico vengono cancellate con falsità e menzogne, metodo caro a vecchi tempi lontani.
Noi dal passato abbiamo imparato che le “purghe” le “epurazioni” sono l’anticamera di tempi bui.
Scegliamo la luce, la democrazia, l’unità della sinistra e ce ne andiamo.
Giannarosa Baresi - Osvaldo Squassina - Beppe Almansi - Francesco Filippini - Yuri Bassani - Olga Marelli - Pedro Bonometti - Rosanna Affò - Lorella Andreetta - Luisa Angeli - Ignazio Archetti - Davide Archetti - Jolanda Antonelli - Wilma Barbieri - Michele Barcaro - William Bassani - Andrea Bello - Gabriella Bolpani - Mauro Bommartini - Marisa Bonometti - Claudio Bosio - Roberta Bosio - Mirella Bracchi - Gianluca Buratti - Luca Cagliari - Angelica Canigiula - Daniela Chiodi - Luigi Chiodi - Giulia Ciaghi - Wladimir Clementi - Giordano Cressi - Francesca Ferrari - Francesco Ferrati - Maria Floriano - Carolina Fogazzi - Gianfranco Frassine - Giuliano Frigerio - Domenico Galante - Floriana Galli - Giovanni Gasparini - Cristian Gaudenzi - Massimo Ghirardi - Simona Ghirardi - Antonio Ghirardi - Adriano Gobbi - Ettore Gobbi - Raffaella Gregorelli - Pierangelo Greotti - Gabriele Guerini - Beppe Lama - Carla Lama - Claudio Lama - Viviana Lamberti - Andrea Lauro - Mauro Loda- Marco Maffeis - Lina Magnini - Giacomo Marsala - Claudio Mastaglia - Giacomo Mastaglia - Loredana Matta - Monica Melchiori - Mara Metelli - Emanuele Monfredini - Giuseppa Mondello - Fulvio Mosconi - Angelo Nespoli - Gianbattista Ongaro - Giovanni Pagani - Ernesto Pavan - Tommaso Pavan - Anna Peroni - Elena Piccinotti - Grazia Prati - Corrado Podda - Alessandro Ragni - Graziano Roselli - Delia Rossi - Michele Rossi - Alessandro Sahebi - Ivana Scaglia - Piero Scardovelli - Fabrizio Silvestri - Luca Simoni - Carlo Simonini - Laura Squassina - Luca Squassina - Roberto Taccone - Natalia Trezzi - Ugo Verzeletti - Walter Zampedri - Maurizio Zenucchi - Vlada Zipponi.
(Qui per continuare...)
venerdì 13 marzo 2009
giovedì 12 marzo 2009
Di Vittorio....
lunedì 9 marzo 2009
venerdì 6 marzo 2009
Rivista "Decanter"...
Mercoledì 11 Marzo alle ore 17.00 , a Potenza presso il Mediafor, presentazione del nuovo numero del la Rivista Decanter dedicato alla “Crisi politica della Regione”.
Introduce e coordina:
Antonio Califano (direttore "Decanter")
Intervengono:
Marina Buoncristiano
(Presidente "Osservatorio diocesano sulle povertà")
Piero Di Siena
(Presidente "Associazione per Il Rinnovamento della Sinistra")
Paride Leporace
(Direttore il "Quotidiano della Basilicata")
Giacomo Schettini
(Redazione di "Alternative per il Socialismo")
mercoledì 4 marzo 2009
Vendola si schiera sulla linea Obama “Diritto alla salute e tasse ai ricchi”
La sede Nazionale di MpS... Sondaggio al 6% per la Lista Unitaria alle Europee...
Dove si va? Ovviamente si viaggia verso le europee di giugno, “tappa difficile", avverte Vendola, banco di prova che però “non esaurisce la costruzione della nuova sinistra", è solo un “primo passaggio" che Mps vorrebbe attraversare con una lista unitaria a sinistra il più ampia possibile.
Mettiamo ordine sul come ci si presenterà al prossimo test elettorale, il primo dopo la scissione. Resta altamente improbabile che Ferrero cambi idea sulla lista unitaria con il Pdci di Diliberto: accordo già fatto e annunciato, anche se non mancano i dissapori (in Campania, per esempio, i Comunisti Italiani sono contrari ad una lista con Rifondazione se continuerà ad appoggiare le amministrazioni di Bassolino e della Iervolino).
Dall'altro lato, l'intesa per una lista unitaria tra Mps, Sinistra Democratica e i socialisti di Nencini sembrerebbe cosa fatta. Ci sono ultimi nodi da sciogliere tra i Verdi, divisi tra chi preferirebbe candidarsi con il Pd e chi invece appoggia una nuova aggregazione a sinistra. Per il Sole che ride deciderà il direttivo che si riunisce oggi e - in ultima analisi - il consiglio federale convocato per sabato. Al 99 per cento la nuova lista si chiamerà “Sinistra per le libertà" e - secondo i criteri decisi - non candiderà ex dirigenti di partito, nè chi in passato abbia avuto incarichi di governo o sia stato eletto al Parlamento italiano. Ci sarà spazio solo per gli ex eurodeputati che si vorranno ricandidare.
La nuova aggregazione dovrebbe comprendere anche una parte del Pdci, quella che fa riferimento a Katia Belillo e Umberto Guidoni (unica mozione anti-diliberto all'ultimo congresso). E c'è poi l'incognita Marco Pannella, che le cronache giornalistiche danno per impegnato in dialoghi su più fronti (dal Pd al centrodestra) in vista delle europee. Per vederci più chiaro, bisognerà aspettare di sapere se la riforma della legge elettorale per le europee prevederà o meno i rimborsi elettorali per chi raggiunga la soglia del 2 per cento dei consensi. Se così fosse, non sembrerebbe escluso - così per fare un ragionamento 'a naso' - che i Radicali si presentino da soli.
Vendola candidato a Strasburgo? Anche qui, inutile nascondere le pressioni di chi vorrebbe 'capitalizzare' il valore del leader di Mps includendolo in lista e i dubbi dello stesso governatore impegnato nel "laboratorio pugliese", alta dimostrazione di come si possa governare e restare di sinistra (di esempi ce ne sono: dalla legge regionale contro il lavoro nero a quella per la riduzione delle emissioni nocive dell'Ilva di Taranto, fino al no dell'amministrazione Vendola all'opzione indicata dal governo Berlusconi a medici e sanitari di denunciare i pazienti immigrati e irregolari).
Quello che è certo è che tutti i partiti si dovranno confrontare con lo sbarramento al 4 per cento, introdotto al passaggio della riforma in Senato e di ovvia riconferma alla Camera. Ma proprio nel giorno della presentazione della nuova sede, Mps può confortarsi con i risultati di un sondaggio realizzato da Ipr Marketing per Repubblica. Ebbene, secondo lo studio sulle intenzioni di voto del campione intervistato il 26 e il 27 febbraio scorsi, l'unione elettorale tra Movimento per la Sinistra, Sd, Verdi e Socialisti varrebbe un bel 6 per cento. Mentre si fermerebbe al 3 per cento la lista Prc-Pdci. Chi davvero trionferà alle europee saranno l'Idv (8 per cento), l'Udc (8 per cento), Lega (9,5 per cento). In lieve flessione il Pdl (dal 37,4 per cento delle ultime politiche al 36), tonfo per il Pd (dal 33,2 al 22 per cento). Una geografia del voto sostanzialmente senza sorprese, se si eccettua il dato sulla sinistra che dipenderà molto anche da quanti consensi riuscirà a riaggregare la nuova guida del Pd Franceschini, impegnata - sembrerebbe così dalle ultime uscite - in una rincorsa sui temi (sociali ed etici) più sentiti, appunto, a sinistra.
lunedì 2 marzo 2009
Il Governo vuole un’altra cosa dal rispetto dei diritti degli utenti, violati assai più spesso dalle aziende per ragioni di profitto che da scioperi per ragioni di difesa dei lavoratori. Il Governo vuole sottrarre alle persone che lavorano, per ora limitatamente al settore dei trasporti nella speranza di incontrare il consenso dei cittadini, il diritto di sciopero.
Si limita così contemporaneamente la libertà individuale - obbligando fra l’altro il lavoratore all’adesione preventiva - e il pluralismo sindacale, rendendo difficile la vita ai sindacati che non abbiano una rappresentatività definita per legge. Sacconi vuole addirittura rendere obbligatorio lo sciopero virtuale, cioè sostanzialmente il divieto di sciopero.
Il Governo si conferma così profondamente estraneo alla cultura personalistica, democratica e pluralista della nostra Costituzione; e nemico giurato dei lavoratori e delle loro organizzazioni. Auspichiamo quindi ogni opportuna reazione politica, sindacale e culturale contro l’ennesima aggressione ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
domenica 1 marzo 2009
Il Pd è crollato, ma la Sinistra può rinascere...
(da Aprileonline.info, di Simone Sormani)
Dalle elezioni europee ci dividono tre mesi. Un tempo breve per tirare il fiato e per rimediare in fretta e furia là dove sono stai commessi errori. Ma almeno si potrà, anzi si dovrà cercare di riallacciare quel filo interrotto con il popolo italiano, cercando di guardare oltre le prossime scadenze elettorali. Dunque si dovranno discutere le prospettive politiche e le modalità organizzative, il rapporto con i cittadini e il territorio.
Un breve lasso di tempo resta ai partiti della sinistra e del centrosinistra tra le deludenti, probabilmente catastrofiche, elezioni regionali abruzzesi e sarde e le prossime consultazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Un'arco di circa tre mesi in cui non ci sarà il tempo per tirare il fiato, nè per rimediare in fretta e furia là dove fino ad ora sono stai commessi errori, ma quanto meno si potrà, anzi si dovrà cercare di riallacciare, cosa sempre più difficile invero, quel filo troppe volte interrotto con il popolo italiano, cercando, possibilmente, di guardare anche oltre le prossime scadenze elettorali.
Discutere per riprogrammare il futuro, le prospettive politiche e le modalità organizzative, il rapporto con i cittadini e il territorio. Purché non sia, come spesso accade, uno sterile e vacuo esercizio di autocritica privo di conseguenze concrete: di questi tempi le analisi abbondano, e il più delle volte purtroppo non sono rassicuranti. Sarebbe come girare e rigirare il coltello nella piaga, o annaspare nelle nostre frustrazioni.
Non avremmo mai creduto di poter assistere a stagioni così tristi e cupe per la sinistra, che corrispondono a un momento critico della storia del paese e delle sue istituzioni, anche se la maggioranza degli italiani ancora non se n'è accorta. Eppure dobbiamo scavare tra le nostre macerie perché da queste, come per il famoso vaso di Pandora foriero di tutti i mali, si possa ritrovare in fondo qualcosa che assomigli vagamente alla speranza.
Tralasciando le vicende locali, nemmeno troppo limpide, che hanno portato alla sconfitta prenatalizia in Abruzzo, concentriamoci per un attimo sulla Sardegna. Per la prima volta nella storia delle democrazie occidentali un'alta carica istituzionale, nella fattispecie il Presidente del Consiglio in carica, ha usato tutto il suo peso politico e mediatico per attaccare in maniera offensiva e volgare e delegittimare un'altra figura istituzionale, il Governatore di una Regione, nel tentativo, ben riuscito, di rafforzare la propria posizione e il proprio disegno di egemonia politica sul paese. Un'invasione di campo ai limiti della correttezza, che si è ben presto trasformata in uno scontro impari tra Davide e Golia, tra il candidato debole, Cappellacci, ma sostenuto da un premier ancora evidentemente in luna di miele con gli italiani e quello che ha ben lavorato, Soru, ma ha pagato lo scotto di essere espressione di una leadership nazionale e di un partito deboli, perché al quel punto,come spesso è accaduto in Italia, il voto locale ha assunto una portata più ampia,assumendo una valenza nazionale. (Continua qui...)
Assemblea Privinciale di MpS - Potenza
Il Movimento per la Sinistra nasce con questa aspirazione, essere una parte importante nella ricostruzione della Sinistra italiana.
Anche a Potenza vogliamo praticare questa esperienza.
L'ASSEMBLEA DI LUNEDI' 2 MARZO AL MEDIAFOR (via Roma 20, nei pressi di piazza Bologna) delle 17.00 sarà il primo passo di questo nuovo partire.
Partecipate tutte e tutti, aderite al movimento, costruiamo insieme LA SINISTRA