[Fonte: Provincia di Parma]
Realizzare campi fotovoltaici in ogni Comune. Impianti pubblici per la produzione di energia pulita, con un obiettivo ambizioso: generare almeno 50 MW coprendo così circa il 10% del fabbisogno elettrico del Parmense. La Provincia di Parma conferma e rafforza la propria politica sulla sostenibilità con il progetto “Fotovoltaico insieme", destinato a “fare del bene” a un territorio in cui le emissioni dei gas serra restano un problema. “Produrre energia elettrica dal sole è un impegno importante verso il futuro” ha detto il presidente dell’ente Vincenzo Bernazzoli che con l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani e il dirigente del servizio Gabriele Alifraco, ha presentato l’iniziativa, spiegando gli innumerevoli vantaggi, come il fatto che la produzione “pulita” di un solo megawatt di potenza installata permette di ridurre di circa 600mila kg all’anno l’emissione di CO2, l’equivalente dei “fumi” di circa 350 caldaie monofamiliari.
Realizzare campi fotovoltaici in ogni Comune. Impianti pubblici per la produzione di energia pulita, con un obiettivo ambizioso: generare almeno 50 MW coprendo così circa il 10% del fabbisogno elettrico del Parmense. La Provincia di Parma conferma e rafforza la propria politica sulla sostenibilità con il progetto “Fotovoltaico insieme", destinato a “fare del bene” a un territorio in cui le emissioni dei gas serra restano un problema. “Produrre energia elettrica dal sole è un impegno importante verso il futuro” ha detto il presidente dell’ente Vincenzo Bernazzoli che con l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani e il dirigente del servizio Gabriele Alifraco, ha presentato l’iniziativa, spiegando gli innumerevoli vantaggi, come il fatto che la produzione “pulita” di un solo megawatt di potenza installata permette di ridurre di circa 600mila kg all’anno l’emissione di CO2, l’equivalente dei “fumi” di circa 350 caldaie monofamiliari.
“Se non ci fosse la Provincia a tirare le fila, questo progetto non sarebbe possibile. Siamo i primi in Italia a realizzare una iniziativa di questo genere coinvolgendo i Comuni che in questo modo riducono i costi. E’ una iniziativa grazie alla quale si attivano investimenti e che avrà un significativo impatto in opportunità di lavoro. Qui si capisce l’utilità delle Province per un territorio.” – ha sottolineato Bernazzoli. Fino ad oggi sono 36 (su 47) i comuni che hanno aderito all’iniziativa della Provincia. Con le opere oggi cantierabili l’investimento supera i 50 milioni di euro, cifra destinata ad evolversi in senso ancor più rilevante con il crescere del numero dei comuni. Lo stato di avanzamento del progetto, a cui la Provincia lavora da metà 2009, è il seguente: quattro progetti sono in fase di autorizzazione finale e riguardano i comuni di Solignano, Busseto, Medesano e Sala Baganza.
I primi bandi per la costruzione e gestione degli impianti saranno proprio questi. Per cinque progetti è in corso la valutazione ambientale, per altri sette la progettazione è quasi completata mentre quattro sono ora in fase di predisposizione per la valutazione ambientale. Per i restanti si sta valutando l’idoneità delle aree individuate dalle amministrazioni comunali coinvolte. “Stiamo mettendo in campo un’azione senza precedenti verso l’obiettivo del piano energetico provinciale che stiamo elaborando e che prevede che nel 2020 vengano prodotti almeno 50 MW di fotovoltaico. - spiega Castellani – Con questo progetto è come se ogni abitante del territorio avesse in testa un cappello di un mq di fotovoltaico. L’obiettivo è di concludere gli allacci entro il 2010”. Ideato e coordinato dalla Provincia, il progetto “Il fotovoltaico insieme” prevede una prima fase la realizzazione insieme ai Comuni delle opere a terra, interventi che garantiscono un buon rapporto fra costo dell’investimento e risultato in termini di energia prodotta. Successivamente si passerà a verificare la fattibilità di impianti sui tetti degli edifici pubblici. Questi interventi vengono indirizzati su aree marginali, discariche e aree produttive, limitando l’utilizzo di suolo agrario. Laddove non sarà possibile, le aree agricole dovranno comunque tornare al loro uso originario non appena terminato il ciclo di vita dell’impianto (25/30anni). Inoltre nei terreni agricoli viene imposto di lasciare a verde le aree non interessate da supporti per sostenere i pannelli. e permetterà di ridurre notevolmente i gas serra. Il progetto, che è un buon esempio e uno stimolo per imprese o privati, ha destato interesse fra i principali istituti di credito operanti sul territorio. Da segnalare inoltre che tutti gli Enti coinvolti a diverso titolo, compresi gli organi tecnici, stanno lavorando in stretta sinergia con la Provincia, segno di un rapporto fondato sulla collaborazione reciproca.
I primi bandi per la costruzione e gestione degli impianti saranno proprio questi. Per cinque progetti è in corso la valutazione ambientale, per altri sette la progettazione è quasi completata mentre quattro sono ora in fase di predisposizione per la valutazione ambientale. Per i restanti si sta valutando l’idoneità delle aree individuate dalle amministrazioni comunali coinvolte. “Stiamo mettendo in campo un’azione senza precedenti verso l’obiettivo del piano energetico provinciale che stiamo elaborando e che prevede che nel 2020 vengano prodotti almeno 50 MW di fotovoltaico. - spiega Castellani – Con questo progetto è come se ogni abitante del territorio avesse in testa un cappello di un mq di fotovoltaico. L’obiettivo è di concludere gli allacci entro il 2010”. Ideato e coordinato dalla Provincia, il progetto “Il fotovoltaico insieme” prevede una prima fase la realizzazione insieme ai Comuni delle opere a terra, interventi che garantiscono un buon rapporto fra costo dell’investimento e risultato in termini di energia prodotta. Successivamente si passerà a verificare la fattibilità di impianti sui tetti degli edifici pubblici. Questi interventi vengono indirizzati su aree marginali, discariche e aree produttive, limitando l’utilizzo di suolo agrario. Laddove non sarà possibile, le aree agricole dovranno comunque tornare al loro uso originario non appena terminato il ciclo di vita dell’impianto (25/30anni). Inoltre nei terreni agricoli viene imposto di lasciare a verde le aree non interessate da supporti per sostenere i pannelli. e permetterà di ridurre notevolmente i gas serra. Il progetto, che è un buon esempio e uno stimolo per imprese o privati, ha destato interesse fra i principali istituti di credito operanti sul territorio. Da segnalare inoltre che tutti gli Enti coinvolti a diverso titolo, compresi gli organi tecnici, stanno lavorando in stretta sinergia con la Provincia, segno di un rapporto fondato sulla collaborazione reciproca.
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