Si comincia male. Enel sceglie da sola i siti. faremo di tutto per informare i cittadini. Il referendum del 1987 deve essere rispettato. Governo renda noti siti prima di elezioni regionali.
Le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato di Enel Fulvio Conti, circa il fatto che ha deciso i siti dove dovrebbero essere costruite le centrali nucleari italiane mi sconcertano. In soli quattro mesi dall’approvazione della Legge Sviluppo, infatti, Enel avrebbe già fatto i rilievi e le prospezioni per individuare i siti, in piena autonomia e senza che sia coinvolta la neonata Agenzia per sicurezza nucleare italiana che di certo non ha ancora potuto lavorare, visto che non ne è ancora stato definito l’organigramma. – dichiara l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti, in merito alle dichiarazioni dell’AD di Enel che saranno trasmesse questa sera su La 7 – Eppure Fulvio Conti ha già in tasca i siti e afferma di aspettare l’imprimatur del Governo per renderli noti. Si tratta di una dinamica opposta a quella che aveva comunicato il Ministro Scajola, il quale più volte ha affermato che il Governo avrebbe identificato le zone nelle quali si sarebbero potute costruire i reattori e la decisione finale l’avrebbero presa le aziende.
Il fatto assolutamente intollerabile è che si cominci già da ora a mettere di fronte a un fatto compiuto i cittadini e l’opinione pubblica, senza che si possa aprire una discussione. È intollerabile che un’azienda privata si arroghi il diritto di ignorare il risultato elettorale del 1987. – prosegue Zaratti – Una simile rapidità inoltre mi lascia perplesso e non vorrei che per prendere una decisione in così poco tempo si siano scelti i siti nei quali erano già presenti i reattori nucleari, incrociandoli con la vecchia Carta dei Siti che è stata redatta dall’Enea ben trenta anni fa quando la consapevolezza circa ai problemi ambientali delle centrali nucleari era molto inferiore a quella di oggi. Se così fosse il Lazio sarebbe fortemente interessato all’opzione nucleare visto che ben tre siti, Montalto di Castro, Borgo Sabotino e Sessa Aurunca (in territorio campano a pochi metri dal confine con il Lazio) hanno ospitato reattori nucleari. Come Regione vigileremo affinché il diritto di esprimersi dei cittadini del Lazio, come a quelli del resto d’Italia, sia rispettato. Chiedo inoltre al Governo di rendere possibile una discussione sulla questione rendendo noti i siti prima delle elezioni regionali.
Il fatto assolutamente intollerabile è che si cominci già da ora a mettere di fronte a un fatto compiuto i cittadini e l’opinione pubblica, senza che si possa aprire una discussione. È intollerabile che un’azienda privata si arroghi il diritto di ignorare il risultato elettorale del 1987. – prosegue Zaratti – Una simile rapidità inoltre mi lascia perplesso e non vorrei che per prendere una decisione in così poco tempo si siano scelti i siti nei quali erano già presenti i reattori nucleari, incrociandoli con la vecchia Carta dei Siti che è stata redatta dall’Enea ben trenta anni fa quando la consapevolezza circa ai problemi ambientali delle centrali nucleari era molto inferiore a quella di oggi. Se così fosse il Lazio sarebbe fortemente interessato all’opzione nucleare visto che ben tre siti, Montalto di Castro, Borgo Sabotino e Sessa Aurunca (in territorio campano a pochi metri dal confine con il Lazio) hanno ospitato reattori nucleari. Come Regione vigileremo affinché il diritto di esprimersi dei cittadini del Lazio, come a quelli del resto d’Italia, sia rispettato. Chiedo inoltre al Governo di rendere possibile una discussione sulla questione rendendo noti i siti prima delle elezioni regionali.
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