Ieri la Giunta Regionale della Puglia ha presentato ricorso contro la legge del Governo Berlusconi che prevede il ritorno al nucleare. Una legge che è violenza alla storia, alla voce, ai luoghi del nostro Paese la cui volontà, espressa nel referendum del 1987, è stata brutalmente infossata.
È una legge che non rispetta il Titolo V della Costituzione e i poteri concorrenti delle Regioni riguardanti la produzione di energia e il governo del territorio: le regioni vengono escluse dall’iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti e il Governo tratterà soltanto con la Conferenza Unificata Stato-Regioni per la costruzione e l’esercizio. Noi al ritorno di un mezzo antieconomico e pericoloso non ci stiamo! In questi quattro anni e mezzo abbiamo tracciato un cammino diverso, virtuoso. Siamo i primi in Italia nella produzione di energia da impianti eolici e fotovoltaici, abbiamo intrapreso iniziative importanti per la tutela dell’ambiente, il monitoraggio e la salvaguardia del territorio e dei suoi 800 chilometri di costa, il miglioramento della qualità dell’aria e il controllo delle emissioni nell’atmosfera, il risanamento dei siti inquinati, la gestione ottimale dei rifiuti, lo sviluppo e la compatibilità ambientale. Come specchio del mio operato di Governatore della Puglia ricordo la Legge antidiossina, la più avanzata d’Italia, forse d’Europa, con cui affermiamo che il diritto alla salute e i diritti dell’ambiente non possono più essere contrapposti al diritto al lavoro e che anzi diritto al lavoro e diritto alla salute possono incrociare i propri passi in un cammino comune. In questa direzione vogliamo proseguire.
È una legge che non rispetta il Titolo V della Costituzione e i poteri concorrenti delle Regioni riguardanti la produzione di energia e il governo del territorio: le regioni vengono escluse dall’iter decisionale relativo alla localizzazione degli impianti e il Governo tratterà soltanto con la Conferenza Unificata Stato-Regioni per la costruzione e l’esercizio. Noi al ritorno di un mezzo antieconomico e pericoloso non ci stiamo! In questi quattro anni e mezzo abbiamo tracciato un cammino diverso, virtuoso. Siamo i primi in Italia nella produzione di energia da impianti eolici e fotovoltaici, abbiamo intrapreso iniziative importanti per la tutela dell’ambiente, il monitoraggio e la salvaguardia del territorio e dei suoi 800 chilometri di costa, il miglioramento della qualità dell’aria e il controllo delle emissioni nell’atmosfera, il risanamento dei siti inquinati, la gestione ottimale dei rifiuti, lo sviluppo e la compatibilità ambientale. Come specchio del mio operato di Governatore della Puglia ricordo la Legge antidiossina, la più avanzata d’Italia, forse d’Europa, con cui affermiamo che il diritto alla salute e i diritti dell’ambiente non possono più essere contrapposti al diritto al lavoro e che anzi diritto al lavoro e diritto alla salute possono incrociare i propri passi in un cammino comune. In questa direzione vogliamo proseguire.
Nichi Vendola
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