COMUNICATO STAMPA
Il consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà parla di “forti ripercussioni negative per il «ricatto» degli industriali ai danni dei piccoli e medi produttori”.
Il consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà parla di “forti ripercussioni negative per il «ricatto» degli industriali ai danni dei piccoli e medi produttori”.
“Un tavolo regionale presso il Dipartimento Agricoltura per affrontare con le organizzazioni professionali agricole, le associazioni e le cooperative di produttori, le industrie di trasformazione, a partire dall’unico stabilimento lucano, quello di Gaudiano-Lavello, i sindacati dei lavoratori agricoli, la situazione di emergenza che si è determinata nel comparto del pomodoro”.
E’ la sollecitazione del capogruppo SEL in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, che da stamani (12/08/2010) svolge incontri nel lavellese e nell’Alto Bradano per verificare direttamente l’andamento della campagna pomodoro.
“Nel corso degli incontri con dirigenti di organizzazioni professionali e cooperative, singoli imprenditori e lavoratori, per lo più extracomunitari – riferisce Romaniello – ho toccato con mano le forti ripercussioni negative del «ricatto» degli industriali ai danni dei nostri piccoli e medi produttori, «strozzati» da quotazioni eccessivamente basse e da condizioni contrattuali decisamente svantaggiose. Il comportamento dei grossisti e degli industriali della trasformazione del pomodoro colpisce contemporaneamente il reddito degli agricoltori e della manodopera utilizzata, al punto da scoraggiare, in alcuni casi, la continuazione della raccolta di prodotto. È pertanto, una situazione intollerabile e ancor più grave per le condizioni complessive di lavoro di alcune centinaia di immigrati ai quali difficilmente sarà garantito il salario concordato e ancor meno quello previsto dal contratto nazionale”.
“Ci sono tutte le condizioni – conclude Romaniello – per un intervento del Dipartimento Agricoltura della Regione per non lasciare soli gli agricoltori a fronteggiare l’atteggiamento vessatorio degli industriali di settore”.
E’ la sollecitazione del capogruppo SEL in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, che da stamani (12/08/2010) svolge incontri nel lavellese e nell’Alto Bradano per verificare direttamente l’andamento della campagna pomodoro.
“Nel corso degli incontri con dirigenti di organizzazioni professionali e cooperative, singoli imprenditori e lavoratori, per lo più extracomunitari – riferisce Romaniello – ho toccato con mano le forti ripercussioni negative del «ricatto» degli industriali ai danni dei nostri piccoli e medi produttori, «strozzati» da quotazioni eccessivamente basse e da condizioni contrattuali decisamente svantaggiose. Il comportamento dei grossisti e degli industriali della trasformazione del pomodoro colpisce contemporaneamente il reddito degli agricoltori e della manodopera utilizzata, al punto da scoraggiare, in alcuni casi, la continuazione della raccolta di prodotto. È pertanto, una situazione intollerabile e ancor più grave per le condizioni complessive di lavoro di alcune centinaia di immigrati ai quali difficilmente sarà garantito il salario concordato e ancor meno quello previsto dal contratto nazionale”.
“Ci sono tutte le condizioni – conclude Romaniello – per un intervento del Dipartimento Agricoltura della Regione per non lasciare soli gli agricoltori a fronteggiare l’atteggiamento vessatorio degli industriali di settore”.
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