mercoledì 26 agosto 2009

Gratta LASME... trovi SATA

[volantino di "Sinistra e Libertà" di Lavello (PZ) del 26 Agosto 2009]

Gli operai della LASME continuano la loro azione di lotta in difesa del posto di lavoro. Dopo un mese di presidio davanti all’azienda e la decisa azione del 24 agosto presso la Confindustria di Potenza, alzano il loro livello di lotta sindacale mettendo piede in azienda per garantire una possibilità di successo alla loro battaglia.
Il prossimo appuntamento è stabilito per venerdì 29 presso la Prefettura, NON PER PARLARE DEI PERCORSI DI CHIUSURA DELLA LASME, MA DELLE MODALITÀ DI PIENA RIPRESA DELLA SUA ATTIVITÀ PRODUTTIVA.
Gli operai Della LASME hanno il diritto di continuare la loro azione civile di lotta sindacale, ma devono respingere ogni pericolosa provocazione ed ogni invito di "sirene"che indicano falsi ed illusori percorsi di soluzioni per liberare l’AZIENDA dalle sue responsabilità.
SINISTRA E LIBERTÀ sostiene gli operai della LASME nella loro lotta ed invita tutta la popolazione ad essere al loro fianco in tutti i modi possibili.
Gli operai della LASME che ora difendono il loro posto di lavoro anticipano la necessità che l’intero comparto automobilistico di San Nicola di Melfi prenda coscienza di una grave situazione di difficoltà e disagio che rischia di far ricadere sui lavoratori, sulle popolazioni e sull’economia del nostro territorio le scelte che si fanno altrove e a nostro danno.
Oggi vuole chiudere LASME, lasciando sulla strada 174 lavoratori, domani quali altre aziende dell’indotto decideranno di chiudere con la connivenza del committente principale, SATA, cioè FIAT, con la furtiva logica “INCASSA CONTRIBUTI E SCAPPA PER DELOCALIZZARE”?
Siamo del parere che al tavolo delle trattative per evitare che LASME chiuda, oltre ai diretti interessati, operai e LASME, ed alle Autorità politiche del territorio, debba partecipare il responsabile principale dell’area, la FIAT per esplicitare i suoi programmi e per trattare del futuro del settore automobilistico di Basilicata.
Prima che il nascente POLO TECNOLOGICO diventi una pericolosa illusione dispendiosa per le casse della nostra Regione, riteniamo che le nostre popolazioni abbiano il diritto di conoscere i programmi per il futuro del comparto nelle nostre zone e di vedere responsabilmente garantito il futuro degli operai LASME oggi, di tutto l’indotto domani, dal principale responsabile e protagonista del settore: FIAT.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

SONO IN TOTALE ACCORDO CON QUANTO DITE. ORA PERO' BASTA CHIACCHIERE E PIU' FATTI. PER VINCERE QUESTA BATTAGLIA OLTRE AI VOLANTINI E AI BLOG,BISOGNA PORTARE LA POPOLAZIONE DI lAVELLO E DEGLI ALTRI COMUNI COINVOLTI DAVANTI AI CANCELLI.IL FORUM SI DEVE SPOSTARE DAI BLOG AL LUOGO DELLA LOTTA. SOLO COSI' GLI OPERAI DELLA INNSE SONO RIUSCITI A SOSTENERE 15 MESI DI PRESIDIO: AVEVANO ACCANTO,OLTRE ALLE FAMIGLIE, GLI STUDENTI E GLI OPERAI DELLE ALTRE AZIENDE IN CRISI. CI RIUSCIREMO?

SinistraLavello ha detto...

In primo luogo, grazie per il tuo commento.
Per ora non possiamo che essere d'accordo con quanto dici e sperare di essere capaci (magari insieme) di coinvolgere tutte le comunità che ruotano intorno al mondo SATA-indotto per questa vertenza, ma anche per interrogarci sul futuro economico-sociale che vorremmo per il nostro territorio.

Anonimo ha detto...

Domani De Filippo ha un solo compito: FARE IN MODO CHE LASME RIPRENDA LA SUA ATTIVITà PRODUTTIVA,
- PER CONSENTIRE AI SETTE OPERAI DI SCENDERE DAL TETTO
- PER SALVARE 174 POSTI DI LAVORO.
Sono in grado i sindacati di fermare le attività produttive dell'indotto durante l'incontro in prefetturà?
Da subito la politica di Basilicata deve aprire la "vertenza Fiat" a partire dall'approfondimento del polo tecnologico e DALLA QUESTIONE
F E N I C E.

nikro ha detto...

Bene, girate il messaggio a De Filippo ed ai sindacati.

Anonimo ha detto...

Non so, io sono scettico che la LASME riprenda a lavorare, almeno spero riescano a farsi avere gli ammortizzatori sociali per 1 anno e poi si provi a capire che cosa vuole fare la FIAT a San Nicola.

Gigi

Anonimo ha detto...

Caro Gigi, sono un operaio Lasme e sinceramente dei tuoi ammortizzatori sociali noi non sappiamo che farcene, visto che rivogliamo il nostro lavoro rubatoci vigliaccamente. Ripeto, non vogliamo l'elemosina da nessuno