A qualche manciata di giorni dal deludente risultato ottenuto dalla Sinistra-Arcobaleno, che dalle scorse elezioni politiche (sommando Verdi PdCI, PRC) ha perso 9 punti percentuali, è necessario capire cosa è successo, partendo dall'andamento dei flussi di voti.
Renato Mannheimer, a "Porta a Porta" di Bruno Vespa, ha snocciolato dati utili a capire cosa è successo.
Circa il 50% di chi nel 2006 ha votato Verdi, PdCI e PRC (difficile valutare l'apporto di Sinistra Democratica), il 13 e 14 aprile scorso ha votato PD, un 18% si è astenuto ed il restante 7% ha votato per altre formazioni politiche, in breve solo 1 su 4 del popolo della Sinistra italiana ha votato "la Sinistra-l'Arcobaleno".
Da ciò sembra possibile azzardare almeno tre conclusioni:
- il PD (lo confermano i dati dello stesso Mannheimer) non sfonda sul centro politico italiano, ma conserva i voti dell'Ulivo (Margherita+DS) e prende voti dalla sinistra perché è ritenuto più utile votare PD contro la PdL;
- una fetta importante dei compagni non ha valutato credibile la Sinistra-Arcobaleno ed ha atteso di capire che cosa sarebbe successo e pertanto si è astenuto;
- una fetta minore ha deciso di votare altro per diversi motivi.
Se ciò potrebbe essere vero, le soluzioni alla sconfitta sono:
- riunirsi con il PD per provare a recuperare il 50% del voto di sinistra, ma lo stesso PD non sembra interessato a recuperare la sinistra italiana come entità politica importante per il Paese;
- sciogliere SA e riprendere le fila dei singoli partiti, ma in questo caso si punterebbe ad un recupero, partito per partito, del solo 18% dei consensi degli astenuti, poiché il 50% che ha votato PD, in tal caso, è poco probabile che ritorni a votare i singoli partiti, ormai divenuti "non utili" in un sistema politico bipolare e di stampo americano;
- costruire una alternativa di Sinistra (radicale, radicata, plurale ed ambientalista) al voto PD e che riaccenda gli animi degli astenuti.
Per il team di sinistralavello è l'ultima ipotesi quella più interessante politicamente, ma anche la più difficile, poiché richiede l'impegno di tutti a costruire le alternative concrete e fattibili al mondo globalizzato, di un sistema sociale ed economico incerto ed insicuro... Una cosa sembra ovvia, non si può tornare indietro dalla Sinistra-Arcobaleno senza rischiare la definitiva scomparsa politica della Sinistra di questo Paese; è quindi necessario trovare la quadra, che inizia da un nome , Nichi Vendola...
Renato Mannheimer, a "Porta a Porta" di Bruno Vespa, ha snocciolato dati utili a capire cosa è successo.
Circa il 50% di chi nel 2006 ha votato Verdi, PdCI e PRC (difficile valutare l'apporto di Sinistra Democratica), il 13 e 14 aprile scorso ha votato PD, un 18% si è astenuto ed il restante 7% ha votato per altre formazioni politiche, in breve solo 1 su 4 del popolo della Sinistra italiana ha votato "la Sinistra-l'Arcobaleno".
Da ciò sembra possibile azzardare almeno tre conclusioni:
- il PD (lo confermano i dati dello stesso Mannheimer) non sfonda sul centro politico italiano, ma conserva i voti dell'Ulivo (Margherita+DS) e prende voti dalla sinistra perché è ritenuto più utile votare PD contro la PdL;
- una fetta importante dei compagni non ha valutato credibile la Sinistra-Arcobaleno ed ha atteso di capire che cosa sarebbe successo e pertanto si è astenuto;
- una fetta minore ha deciso di votare altro per diversi motivi.
Se ciò potrebbe essere vero, le soluzioni alla sconfitta sono:
- riunirsi con il PD per provare a recuperare il 50% del voto di sinistra, ma lo stesso PD non sembra interessato a recuperare la sinistra italiana come entità politica importante per il Paese;
- sciogliere SA e riprendere le fila dei singoli partiti, ma in questo caso si punterebbe ad un recupero, partito per partito, del solo 18% dei consensi degli astenuti, poiché il 50% che ha votato PD, in tal caso, è poco probabile che ritorni a votare i singoli partiti, ormai divenuti "non utili" in un sistema politico bipolare e di stampo americano;
- costruire una alternativa di Sinistra (radicale, radicata, plurale ed ambientalista) al voto PD e che riaccenda gli animi degli astenuti.
Per il team di sinistralavello è l'ultima ipotesi quella più interessante politicamente, ma anche la più difficile, poiché richiede l'impegno di tutti a costruire le alternative concrete e fattibili al mondo globalizzato, di un sistema sociale ed economico incerto ed insicuro... Una cosa sembra ovvia, non si può tornare indietro dalla Sinistra-Arcobaleno senza rischiare la definitiva scomparsa politica della Sinistra di questo Paese; è quindi necessario trovare la quadra, che inizia da un nome , Nichi Vendola...
Nessun commento:
Posta un commento